Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge prevede la possibilità, per le cittadine italiane, che abbiano determinati requisiti previsti dall'articolo 2 della medesima proposta di legge, di partecipare ai concorsi per il reclutamento nel Corpo militare della Croce rossa italiana. Allo stato, infatti, pur essendo già prevista dall'ordinamento militare italiano la possibilità per le donne di entrare a fare parte delle Forze armate, dell'Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia di finanza, non è prevista ancora una norma che preveda analogo trattamento per il reclutamento di donne nel Corpo militare della Croce rossa italiana. Infatti, il regio decreto n. 484 del 1936, che disciplina lo stato giuridico ed economico della Croce rossa italiana, non prevede, oggi, la possibilità di arruolamento per le donne.
      Con la modifica dell'articolo 51 della Costituzione, ad opera della legge costituzionale 30 maggio 2003, n. 1, che prevede che la Repubblica promuova con appositi provvedimenti le pari opportunità tra uomo e donna, è divenuta difficilmente criticabile la possibilità per le donne, anche in riferimento agli altri Corpi militari citati precedentemente, a loro ragione e diritto, di entrare a fare parte del Corpo militare della Croce rossa italiana.
      Pare, infatti, giustificato che anche le donne possano partecipare, evitando, quindi, possibili e ingiustificate discriminazioni, al Corpo militare della Croce rossa italiana. Le donne, oggi, hanno dimostrato, non solo nei settori privati o in quelli pubblici, una grande capacità lavorativa che le ha portate a raggiungere traguardi importanti, ma è indiscutibile il loro riconosciuto valore anche nel campo militare.
      È, quindi, necessario in quest'ottica di sviluppo delle pari opportunità offrire più

 

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possibilità di lavoro alle nostre concittadine che, come si è già detto, hanno le necessarie capacità, pur dovendo conciliare il lavoro con la famiglia, per dimostrare «sul campo» il loro valore aggiunto.
      Lo strumento legislativo della delega al Governo, con i relativi princìpi e criteri direttivi, pare coerente, sia dal punto di vista normativo sia per una sua più semplice applicazione, per integrare e modificare, a seguito del reclutamento delle donne nel Corpo militare della Croce rossa italiana, il citato regio decreto n. 484 del 1936, sullo status degli appartenenti alla Croce rossa italiana.
 

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